LA CHICCA DEL BOSS-EDIZIONE SPECIALE/ Vigamus-Mania


In un turbinio psichedelico di immagini lampeggianti, pixel giganti e sfondi monocromatici, in un ambiente scosso e vivacizzato da allegri motivetti 8-bit, quelli che ti entrano in testa e non puoi più cancellare per quanti tu ne possa mai ascoltare: unici. Ripercorrendo la storia, a partire dagli ultimi decenni dello scorso secolo, delle console che erano destinate, di lì a poco tempo, ad attivare un meccanismo inarrestabile di progressione tecnologica ed innovazioni ai limiti del sogno più sfrenato. In poche parole "portare nella realtà i sogni delle persone". O se preferite, Videogames. 

Ingresso alla Tron 
Dal Virtual Boy al Nes, passando per il Nintendo 64 ed il Gamecube, fino alla Wii (ma non la Wii-U purtroppo, ma non è detto che non ci sarà in futuro...) la storia della Nintendo è presto raccontata, con una o più lacrimucce assolutamente inevitabili, mentre mi accorgo di come il tempo abbia modificato i videogiochi c he a loro volta hanno modificato le epoche che segnavano con la loro influenza sui giovani, diventando poi gradualmente passatempo nobile o semplice intermezzo, oggetto di studio rimanendo sempre, SEMPRE, un'opera d'arte, un universo a sè. Camminando di fronte al COMMODORE di anonimo ragazzo amante della marina che in breve si sarebbe moltiplicato per 64, invadendo il mercato ed entrando nella leggenda, quando un videogame si poteva ancora disegnare con linee verdi proiettate su un cielo nero. Se per voi osservare da vicino un THE LEGEND OF ZELDA sigillato è fonte di piacere mistico, e da piccoli non avete mai avuto una stampante del Game Boy come suggeriva Pokemon Blu ed il suo variopinto (mica tanto) Pokedex, se non sapevate che un tempo le cassette di gioco erano grandi come un 3DS, allora è il caso che vi facciate un giretto al VIGAMUS, il "secondo"(?*) museo italiano  dedicato interamente ai videogiochi, pur restando IL PRIMO AD ESSERE PERMANENTE . Intendo sottolineare il PERMANENTE in quanto, sotto sollecitazioni di rappresentanti della Mecca del Videogioco ("aperto" a Moconesi in provincia di Genova), mi è stato fatto notare che la data di apertura di quest'ultimo è precedente a quella del Vigamus, che tuttavia si differenzia proprio per il suo essere un'esposizione aperta TUTTI I GIORNI (quindi permanente). Non essendo mai stato a Moconesi, mi ritenevo in parte giustificato. 

*NEW! VIGAMUS VS MECCA DEL VIDEOGIOCO
Nuovi dati emersi grazie a nuove sollecitazioni (stavolta del Vigamus stesso) ha portato alla nostra attenzione la diatriba PRIMO/SECONDO, che aveva investito le due esposizioni de La Mecca e del Vigamus. Secondo questi dati, certificati e confermati dalle normative vigenti al momento in Italia, LA MECCA DEL VIDEOGIOCO NON DISPONE DEI REQUISITI MINIMI PER ESSERE CONSIDERATO UN MUSEO, pur rimanendo una "generosa" esposizione di vecchie glorie appartenenti a colui che si definiva "direttore" del non-museo. IL VIGAMUS DUNQUE, E', SENZA POSSIBILITA' DI ERRORE, L'UNICO ED IL PRIMO MUSEO ITALIANO CERTIFICATO DEL VIDEOGIOCO, CON ESPOSIZIONE PERMANENTE E TUTTI I FRESCHI BUFFI IN REGOLA. Pur apprezzando ogni manifestazione possibile che ricordi al mondo che LA STORIA DEI VIDEOGAMES non va sottovalutata, La Mecca del Videogioco NON E' un museo. Almeno non secondo gli STANDARD QUALITATIVI MINIMI, che potete trovare alla fine dell'articolo, tra i commenti, proprio su un commento di un solerte Anonimo che, contattandoci poi privatamente, ci ha aperto gli occhi su questo tentativo di ribalta messo in atto da La Mecca del Videogioco. Furbacchioni! Grazie Anonimo!



Scott Pilgrim DOCET: in origine PACK-MAN si chiamava PUCK-MAN ma il nome venne poi modificato da PUCK (dischetto da Hockey=Puck) a PAC (Paku-Paku=aprire e chiudere la bocca a raffica) perchè sarebbe stato troppo facile, nelle sale giochi, grattare una piccola parte della P per farla diventare una F con ovvie conseguenze...
Un piccolo articolo che va ad integrare il video della nuovissima serie A BOSS LIFE, nel quale ho inserito tutte le foto scattate in quel memorabile giorno, ed anche qualche video già che c'ero! Consiglio veramente a tutti di farci un salto se vi trovate a Roma, perchè al modico prezzo di 8€, diventerete parte integrante della storia del videogame, con tanto di "antenati" disponibili per l'uso: flipper, juke-box e cassoni da sala giochi sono inclusi ;) e non mancano esemplari più moderni come PS3, giochi di guida simil-reale come WRC- WORLD RALLY CHAMPIONSHIP, forniti di pedali e volante per migliorare la vostra esperienza di gioco. Se poi no sapete suonare la chitarra...non è mai troppo tardi! Rocksmith, collegato ad una CHITARRA VERA è pronto per la prova, attaccato ad uno schermone gigante proiettato su di un muro. E poi c'è il Kinect, le conferenze dedicate a presentazioni ed anteprime ed alcune sale ancora non sfruttate che saranno riempite in futuro con altri storici esempi di come l'arte videoludica possa diventare interessante anche dal punto di vista STORICO, come piccole-grandi pietre miliari del passaggio dell'uomo sulla terra. Ma ho detto abbastanza: ANDATE A VEDERLO DI PERSONA!



"I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pacman avesse influenzato la nostra generazione, staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva!" (Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)"

Commenti

  1. Buongiorno, volevamo segnalare che il primo museo del videogioco d'Italia è la Mecca del Videogioco, che si trova a Moconesi - Genova, museo già aperto e attivo da mesi.
    Vi preghiamo di correggere l'articolo o di approfondire l'argomento (dove si evince che il Vigamus è il primo museo del videogioco) visitando il sito http://www.lameccadelvideogioco.it o passandoci a trovare,
    perchè quanto scritto non corrisponde a verità nè nei nostri confronti nè per una corretta informazione dei vostri lettori (abbiamo anche più pezzi esposti, non capiamo in cosa primeggino).
    Per invio chiarimenti la mail è la seguente: press@lameccadelvideogioco.it
    Segnaliamo a questo proposito anche il link dove si evince l'effettiva istituzionalizzazione effettuata dal portale ufficiale della Provincia: http://turismo.provincia.genova.it/pdi/museo-del-videogioco-di-gattorna
    Siamo disponibili a fornire anche le delibere di Giunta del Comune di Moconesi o qualsiasi altro materiale occorra a riguardo nonchè fotografie etc.
    Rimaniamo a completa disposizione per la rettifica che chiediamo venga eseguita al più presto. Grazie.
    PS per maggiori info qui intervista di rivista di settore: http://www.z-giochi.com/speciali/speciale-la-mecca-museo-del-videogioco-intervista-66171

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vi ringraziamo per la segnalazione, correggeremo l'articolo al più presto! Ci scusiamo per il grossolano errore dovuto, ahinoi, ad una svista assolutamente priva di malizia o preferenze nei confronti dell'uno o dell'altro museo (anzi, speriamo un giorno di riuscire a venirvi a trovare onde pubblicare un articolo che renda ancor più noti luoghi di levatura videoludica importanti come, evidentemente, lo siete voi :) Entro stasera mi documenterò per sistemare il tutto e rendervi giustizia! Se nel frattempo voleste inviarci fotografie tramite le quali migliorare l'articolo l'indirizzo è --->aakamaru@yahoo.it<---
      Ci scusiamo per l'inconveniente!
      -Il Boss

      Elimina
    2. Per correttezza di informazione riportiamo che la Mecca del Videogioco non può definirsi un Museo, come si può notare dalla documentazione seguente:


      Mercoledì 23 gennaio 2008 Anno XXXIX – N.4

      REPUBBLICA ITALIANA

      BOLLETTINO UFFICIALE
      DELLA REGIONE LIGURIA


      PARTE SECONDA

      Atti di cui all’art. 4 della Legge Regionale 24 dicembre 2004 n. 32

      SOMMARIO

      DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 17.12.2007 N. 51

      Piano triennale di promozione dello spettacolo dal vivo 2008-2010.
      Legge regionale 31 ottobre 2006 n. 34 pag. 640

      DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 17.12.2007 N. 51

      Piano triennale di valorizzazione culturale 2008-2010. pag. 651

      - omissis -

      Allegati:
      STANDARD TECNICO QUALITATIVI DEI MUSEI.

      A questo link si trova la documentazione completa:

      http://fuoriserie.blog.rai.it/2012/10/24/vigamus-evvai-che-per-una-volta-facciamo-cultura/comment-page-1/#comment-1310

      Elimina
    3. In realtà la normativa vigente da piena ragione alla Mecca del videogioco in quanto nella regione Lazio per potere essere annoverati come musei bisogna essere in attività da almeno 5 anni. Cosa che in Liguria non è così. E' infatti la Mecca del videogioco è già stata inserita anche nel circuito dei musei del Tigullio http://www.museideltigullio.com/la-mecca-del-videogioco/ ed ha il supporto del Comune (e di tutte le altre istituzioni) che ha anche approvato relativa delibera. Gabriele Trossarello Sindaco di Moconesi.

      Elimina
    4. Ci tengo a precisare, nel caso l'articolo non fosse sufficientemente eloquente, che non è nostra intenzione recare danno all'uno o all'altro servizio (Vigamus/Mecca del Videogioco), ed inizio a stupirmi della diatriba che si sta costruendo su questa "gara" a chi è il primo o il secondo. Al di là della nomina, che comprendo possa essere attrattiva dal punto di vista del marketing, dovrebbero essere I CONTENUTI a valorizzare un museo, o un non museo, o un'esposizione qualunque. Focalizzarsi e combattere, legislazione su legislazione, norma regionale su norma regionale, su chi sia stato il primo non è importante, dato che entrambi, vigamus e mecca, dovreste, io credo, focalizzarvi unicamente sull'offrire un servizio che ricordi l'importanza del VIDEOGIOCO come fenomeno sociale, opera d'arte, strumento di diffusione di cultura. Detto questo non modificheremo ulteriormente l'articolo, riservandoci la facoltà di considerarlo più per i contenuti descrittivi che riguardano il Museo Vigamus, che per il confronto, che occupa poche righe, con La Mecca del Videogioco, museo o meno che esso sia. Ringrazio comunque per la partecipazione, per il commento e per l'interessamento, nella speranza che ciò che scrivo non venga ritenuto come un'offesa da nessuna delle parti in gioco, ma anzi, che venga percepito come uno stimolo a migliorarsi e "meritarsi" l'interesse da parte del pubblico, che della definizione "primo museo del vattelapesca" non se ne fa proprio niente :)

      Elimina

Posta un commento